SEPARAZIONE DUBBI E PAURE
La decisione di separarsi, porta con sé dubbi e paure.
Non esistono risposte univoche; ogni situazione deve essere valutata in base alle proprie caratteristiche.
Ci sono però domande alle quali, in via generale, è possibile dare risposta.
Il primo grande ostacolo per chi decide di separarsi è: da dove si inizia?
Il primo passo è capire se sia possibile trovare un accordo con l’altro sulle condizioni che dovranno essere rispettate.
In caso di risposta affermativa, si potrà procedere con una separazione consensuale.
Verrà depositato un ricorso in Tribunale, contenente le condizioni concordate dalle parti, affinché il Giudice possa provvedere ad omologare l’accordo, attribuendogli valore di legge.
Le cose cambiano quando non sia possibile trovare un accordo.
Il ricorso verrà depositato dalla parte che chiede la separazione, e inserirà tutte le condizioni che vorrebbe venissero osservate, chiedendo al Tribunale di pronunciare la separazione sulla base di quelle.
Inizierà una vera e propria causa civile in cui ognuno sosterrà le proprie ragioni, demandando al Tribunale la decisione finale.
Chi avrà diritto di abitare la casa in cui la famiglia ha sempre vissuto?
Se ci sono figli, l’assegnazione dell’abitazione familiare viene solitamente riconosciuta al genitore con il quale continueranno a vivere, indipendentemente da chi ne sia proprietario.
Recenti pronunce giurisprudenziali hanno previsto l’assegnazione della casa familiare ai figli, prevedendo che fossero i genitori ad alternarsi nell’abitazione in base ai turni di frequentazione.
Il genitore che non lavora, potrà avere il mantenimento dall’altro?
Salva la valutazione del caso concreto, in linea teorica è possibile ottenere un assegno di mantenimento a favore del coniuge più debole economicamente.
Dovranno però essere considerate alcune variabili: differenza notevole tra i redditi, età e capacità lavorativa di chi richiede il sostegno, impossibilità di reperire un’attività lavorativa.
Come verrà determinato il contributo di mantenimento per i figli?
Il mantenimento dei figli spetta ad entrambi i genitori, ognuno in base alle proprie sostanze e capacità di lavoro.
L’importo viene determinato in base ai redditi delle parti, ai tempi di permanenza dei figli presso ogni genitore ed alle attuali esigenze di vita della prole.
Il genitore con il quale i figli vivono prevalentemente, ha diritto ad ottenere dall’altro un contributo per le spese ordinarie (vitto, alloggio, vestiario, ecc…)
Quando i figli trascorrono lo stesso tempo con ciascun genitore, si può prevedere che non vi sia versamento di contributo.
Entrambi provvederanno al “mantenimento diretto”, ossia provvederanno direttamente e nella stessa misura alle necessità dei figli.
E’ sempre dovuto il rimborso delle spese straordinarie al genitore che le ha sostenute, nella misura del 50%.
Questa percentuale potrà essere modificata in base alle condizioni economiche delle parti.
Il genitore obbligato non versa il mantenimento per i figli. Cosa fare?
Quando non viene osservato l’obbligo imposto dal Tribunale, di versare il mantenimento dei figli, è possibile agire sia in sede civile che in sede penale.
In sede penale.
La condotta del coniuge che non versa l’assegno previsto in caso di separazione o divorzio, è punito dall’art. 570 bis del Codice penale.
Non osservare l’obbligo di mantenimento imposto da un Tribunale, costituisce reato.
Sporgere querela è il primo passo per dare inizio al procedimento penale per chiedere la punizione.
In sede civile.
E’ possibile chiedere al Giudice civile il sequestro di parte dei beni del genitore che non versa il mantenimento, per garantire il pagamento dell’assegno.
Quando il genitore che non versa il mantenimento, riceve somme di denaro periodiche da altri soggetti ( datore di lavoro, canoni di locazione, ecc…) è possibile chiedere al Giudice di ordinare che una parte di queste somme vengano direttamente versate al genitore al quale spetta il contributo non versato.
E’ altresì possibile procedere con il pignoramento dei conti correnti dell’obbligato o dei beni di sua proprietà.
In conclusione, anche un momento difficile come quello della separazione, se affrontato legalmente con professionalità e competenza, potrà tutelare i diritti di ogni parte coinvolta.